
La vera storia di Trallalero Trallalà (per chi ha il coraggio di leggerla)
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Sono le 4:53 di mattina.
Siamo a Ibiza.
Il mondo fuori balla, ma dentro di noi sta nascendo una cosa molto più pericolosa: un’idea.
Non chiedeteci perché proprio quell’ora. Non chiedeteci nemmeno cosa stessimo facendo svegli (spoiler: probabilmente parlavamo di cose tipo “perché i fenicotteri stanno sempre su una gamba sola?”).
Ed è stato lì, tra un bicchiere mezzo vuoto e un meme mentale di un tacchino che fa parkour, che è nato Trallalero Trallalà.
Un progetto?
Un delirio?
Un errore del multiverso?
Non lo sappiamo. Ma di certo, una volta iniziato, non si è più fermato.
E ora eccoci qui, online, ufficialissimi, impresentabili, felicissimi.
Con cose che probabilmente non servono a niente, ma che fanno ridere anche i muri.
(Abbiamo visto un comodino ridere l'altro giorno, giuriamo).
Il resto lo vedete già. È tutto qui, in questo internet scemo ma bellissimo, dove anche una zucchina può avere un destino glorioso.
Benvenuti in Trallalero Trallalà.
Il blog che non vi farà diventare persone migliori, ma sicuramente più confusi.